Adagiato su una collina dell'appennino umbro-toscano il borgo medievale di Sansepolcro, in provincia di Arezzo, ospita – lontano dai clamori delle kermesse metropolitane – il festival teatrale Kilowatt, una delle migliori realtà nazionali dedicata alle piccole compagnie emergenti, giunto alla sua ottava edizione sotto la direzione di Luca Ricci e Laura Caruso. Caratteristica di questo festival è che i lavori messi in scena vengono individuati attraverso un accurato meccanismo di selezione che si svolge nel corso della stagione; un'ampia giuria popolare, i cosiddetti “visionari”, vagliano attentamente le centinaia di proposte pervenute e selezionano progressivamente sei lavori, che vengono a far parte del programma del festival. Questo spiega l'eccellenza della proposta degli spettacoli, la cui scelta definitiva è in tal modo ben "protetta" da fattori estranei alla qualità.
Il motto di quest'edizione, «Si salvi chi fa», connota l'aspetto politico dell'evento: non la solita vacua farandola d'intrattenimento estivo, ma un progetto intelligente e robusto di semina culturale, che perciò riceve il giusto sostegno – ancorché smagrito dai generali effetti d'impoverimento degli enti territoriali – delle istituzioni locali, evidentemente attente ad investire su iniziative di valore con una ricaduta nobile e di portata non circoscritta.
Nel corso del festival una giuria di critici teatrali s'incontrerà con la giuria popolare per confrontare le ragioni di scelta e di apprezzamento dei lavori, e per discutere del valore del teatro nella cultura contemporanea. Cominciata il 22 luglio, la manifestazione andrà avanti fino al 31quando si chiuderà con la gran festa finale nella piazza del Popolo di Anghiari.
Per maggiori informazioni e per il programma del festival: www.kilowattfestival.it.